L’arte di ricevere 

a Natale e per le Feste!

 

Capelletti o tortellini? Panettone o Pandoro? E la tavola Bianca o rossa? Antipasti, arrosti o menù alternativi?E quale frutta 

scegliere per chiudere il pranzo o la cena?

Un vademecum per non sbagliare ed innovare un po’ la tradizione!

 

Pandoro o Panettone? E il mascarpone con o senza savoiardi? Meglio in salsa, in crema, oppure in abbinamento ai due più tipici dolci natalizi, oppure lo preferite  fatto a dolce?  Inutile negare l’evidenza: Nella preparazione del menù per le feste natalizie o le feste dell’anno, il dolce ha un ruolo importantissimo! Scegliere quale dessert offrire nel pranzo di Natale  è davvero una responsabilità! Si, ovviamente non deve mancare il  Torrone, molti amici del sud non rinunciano a preparare gli  struffoli e poi ci sono i datteri, magari ripieni di mascarpone (non in crema ma solo di formaggio con un po’ di zucchero), e la scorza d’arancia  ricoperta di cioccolata o i deliziosi fichi secchi; poi la  zuppa inglese o per i più golosi i tradizionali cannoli siciliani…

I dolci che sono tantissimi nel nostro Paese ed  a Natale ci sono milioni di tipicità… infatti regione che vai dolce che trovi! Scegliere una combinazione da servire a fine pasto è davvero un impresa  ardua  ma se si opta per un mix si può raccontare il buono del Bel Paese e soddisfare tutti con una buona dose  d’originalità! Io personalmente amo il Pandoro con il cioccolato o il mascarpone ma anche gli struffoli mi fanno impazzire!  E  il pranzo se preparate  tutto a casa e  volete sedervi a tavola con i vostri ospiti, il segreto è quello di organizzarsi almeno cucinando i piatti,  alcuni, il giorno prima. 

Non dimenticate l’allestimento, la tavola di Natale meglio se ha richiami rossi quella di capodanno invece deve avere un po’ di luccichii… il centro tavola ad esempio è importantissimo e una bella candela va sempre bene con  qualche ornamento in sala: albero, decori, tavola; sempre di moda lo stile nordico o per i più audaci anche in menù, qualche portata  è spesso gradita: piatti della tradizione nordica  ad esempio (patate candite, ma anche cavolo rosso; come dessert si ha il Ris a la Mande e i biscotti speziati  o quelli norvegesi al burro).


 Qualche sera fa, ad esempio, ad una cena alla “città del gusto della Romagna” ho visto  un centro tavola da mangiare fatto con pane (usato come base)  e guarnito in diversi modi, tagliato a fette e con candeline “commestibili” di peperoni, sott’aceti ecc… Bell’idea dapreparare come più  piace a voi. 
 

Nella tavola delle feste o nel pranzo di Natale non possono mancare  le tartine più classiche: salmone, caviale, uova di lompo, gamberetti, verdurine varie meglio se in giardiniera e chi più ne ha più ne metta. Io suggerisco un tocco di romagnolità aggiungendo alle tartine qualche rotolino di piadina farcita: squacquerone e salmone, maionese e tonno o                                                          come  preferite!
Poi la diatriba sui primi, guardando alla nostra regione, L’Emilia Romagna: in Emilia il tortellino è sacro, con ripieno di carne, uno dei simboli del pranzo di Natale, sempre in brodo, ma, in Romagna a farla da padrone c’è il capelletto e qui non si scherza davvero, perché sono tante le varianti di farcitura ed ogni “famiglia” ha il suo segreto. Farciti  in diversi modi i cappelletti sono l’emblea del Natale… come non citare quello classico “Artusiano”, ma io vi propongo quello ai formaggi (segue ricetta)  che adoro! La mia sfoglia ideale è sottilissima, sottile quanto più possibile per non rompere il cappelletto nel brodo, mentre per  la dimensione per me i cappelletti più son piccoli, più son buoni! Aggiungo che la dimesione del cappelletto (ovviamente il cappelletto deve essere fatto in casa) mette a prova l’abilità delle cuoche, difficile chiuderli piccoli, fare sfoglia sottile!  Ed infine il brodo, la tradizione lo vuole di cappone a me piace anche di verdure se ben fatto. Con i secondo ci si può sbizzarrire in più modi…. Non mi prolungo, altrimenti non finisce più questo post!
La ricetta esclusiva: Capelletti romagnoli con i formaggi

 

La ricetta che vi proponiamo e’ quella dei Cappelletti. La più tipica e conosciuta pasta ripiena Romagnola.
Ingredienti. Sfoglia per 5 persone – 5 uova e gr. 500 di farina 00 per la sfoglia. 
Per il ripieno – Un tuorlo d’uovo, gr 100 di Squacquerone di Romagna Dop sostenuto, 100 gr. di caciotta di latte ovino o misto bovino ovino, locale; 100 gr. di Bazzotto romagnolo; gr 200 di ricotta, gr 100 di Parmigiano (o Formaggio di fossa Dop  grattugiato, per un gusto più particolare); un pizzico di  noce moscata, la buccia di mezzo limone grattugiato, sale pepe q.b.

Preparazione – In una ciottola impastate tutti gli ingredienti del ripieno insieme, poi mettete il preparato in frigorifero a riposare. Per preparare la sfoglia: Disponete la farina a fontana sul tagliere, rompete le uova intere ed impastare il tutto sino ad ottenere un composto morbido ed elastico. Tirate la sfoglia, tiratela sottile con il mattarello, tagliatela in piccoli quadretti e mettete al centro una pallina di ripieno poi chiudeteli a mo’ di cappelletto.  La tradizione dei cappelletti romagnoli lì vede cotti nel brodo di cappone e si consumano soprattutto nei mesi invernali.
 
 
 
 
 
Tra la frutta  tropicale mi piace la ‘ciliegia della Cina’. Tra le sue tante proprietà benefiche contiene  fibre che aiutano la digestione: quindi ancora meglio! Ma anche il dattero, la frutta secca, l’ananas e l’uva… che non deve mancare  soprattutto a Capodanno insieme all’uva.

 

 
Per il cenone di capodanno invece, il menù più “sciccoso” è sempre a base di pesce. Tra le portate più popolari il baccalà e il capitone (per stare nella tradizione), ovvero la femmina dell’anguilla.  
Io però adoro il crudo nei pesci più rinomato come salmone, spada, cernia  e facile da fare i”fischioni” al forno, amo particolarmente il branzino al meglio se al sale! E poi se amate crostacei e molluschi… divertitevi ma attenzione al Vino, anzi rigorosamente le bollicine!  
L’insalata russa  fa Natale  ma anche Capodanno ed è  un must in gran parte delle famiglie italiane. Tradizionalmente preparata con maionese e verdure  (carote, piselli e soprattutto patate), la Russa, ha molte varianti c’è chi ci mette l’ uovo sodo, il tonno sott’olio, acciughe e capperi. Assolutamente da preparare o consumare le lenticchie che portano soldi…. Ma a me piacciono così tanto che le mangerei comunque, anche senza soldi! Un buon antipasto che suggerisco, veloce da fare e gustosissimo che sorprenderà i vostri ospiti  la stracciatella su un crostino di pane insipido e sopra una alice! La stracciatella sono fili di mozzarella di latte con panna e sale. E poi se siete abili un buon risotto ai frutti di mare, oppure uscendo dal pesce ” lenticchie e cotechino” se mangiate carne. A proposito avrete notato che son stata alla larga da suggerire i secondi? Il motivo è che non mangio carne quindi cosa potrei suggerirvi?