Un “Osteria di confine” tutta da gustare

 
Con la bella stagione girar per borghi e campagne è un piacere…  e parte del piacere è scovare  nuovi luoghi del gusto: vi racconto della cucina di confine, fatta dalla grande passione di giovani ristoratori per i prodotti di qualità, le materie prime eccellenti e le nostre tradizioni reinterpretate in chiave innovativa… 

Avete mai provato la “cucina” di confine? Si tratta di  una interpretazione gastronomica locale, contaminata da declinazioni culturali di  più territori simili: una commistione di sapori e ingredienti.
 Infatti se una cucina si trova al confine tra due territori  le usanze alimentari ne ripercorrono  inevitabilmente gli aspetti culturali nelle piccole differenze e declinazioni… piacevolmente, aggiungo io assaporare le declinazioni del gusto dei territori. E’ il caso dell’  “Osteria di confine”, di cui nome  è  aforisma perfettamente azzeccato  per  il grazioso locale che si trova nel borgo di San Giovanni Gallilea, a Borghi.
 Trovare l’osteria è una sfida, forse voluta  per preparare il cliente alla semplicità e delle cose vere:  le piccole insegne  indicano il percorso da seguire, quasi a giocare ad  una caccia al tesoro, sul confine appunto, di un lembo di terra che guarda a sud   verso  Santarcangelo e alle suggestive rocche della Valmarecchia, a nord verso il Rubicone e  frontalmente verso la frenetica dolce vita della riviera.
Panorama unico di cui vale la pena godere,  soprattutto se avete voglia di staccare la spina e  provare  la brezza della collina, magari al tramonto.
Il  confine in questo caso è  anche una linea invisibile che  allontana dal rumore infernale e avvicina alla pace, alla natura: una quiete   interrotta solo dal canto delle cicale e da qualche voce che echeggia nel piccolo borgo  e che proviene dalle case circostanti o dal piccolo ritrovo in cui si gioca a briscola nelle calde sere d’estate per ammazzare il tempo davanti ad un bicchiere di Sangiovese: un  equilibrio fatto di affascinante semplicità.
Cosa troverete all’ osteria di Confine?  In osteria troverete la  qualità delle materie prime, la maestria dello stile Romagnolo, un’armonica composizione delle portate e la frizzante simpatia di Denis, amante della natura e delle sue creature ma soprattutto della buona cucina.  Se queste caratteristiche fanno al caso vostro allora prenotatevi magari nel piccolo portico di Confine, a  San Giovanni in Gallilea, delizioso borgo  nel comune di Borghi.  Il menù è vario, offre anche alcune pietanze vegetariane, buon vino e cortesia;  noi abbiamo degustato:
 
il Bruscotto,una simpatica composizione di otto bicchierini misti di crema vegeteariane da spalmare su pane caldo ai cereali del forno Beleffi
i cappellacci con ripieno di patate viola e formaggio di fossa,
le tagliatelle di farina integrale alle due Romagnola
le verdure miste
le polpette di Raviggiolo preparate con verdure e raviggiolo del caseificio Pascoli, ovviamente (cotte in forno)
la cheesecake  di Squacquerone di Romagna Dop,  fantastica da vedere ma ancora più da mangiare con Squacquerone sempre del caseificio Pascoli

 


Il vino della casa  è delle cantine  Spalletti ma non mancano le cantine più note del territorio; ottimi i liquori alle erbe, tra cui ho apprezzato  quello al finocchio e anche la grappa al miele. Fate sapere poi come è stata la vostra esperienza.

Osteria di Confine
0541 939150

 

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